Satoshi Tomiie@Cavo Paradiso(reportage)

Capita che si sceglie la Grecia come meta di riposo. Mare da brivido, suggestive atmosfere e varie leccornie gastronomiche mediterranee. Dal momento che si prende tale decisione come si può ignorare una meta come Mykonos?...infatti, non si è potuto. Ed allora, dopo un paio di sere trascorse tra i vari baretti, eccitanti ma ahimè musicalmente obsoleti, si punta il Cavo Paradiso, il più prestigioso club (ed anche l’unico se togliamo il Paradise che vive di luce riflessa) dell’isola più nottanbula e movimentata delle Cicladi (spesso paragonata alla cugina spagnola, la magica Ibiza).

La location è unica. Situata praticamente sul bordo di una scogliera a picco sul mare, è strutturata su più livelli con due zone principali rappresentate dal dancefloor e dalla piscina che fa dal fulcro diffusore di energia per tutta la gente affollata sul suo perimetro. Gazebi bianchi in legno si alternano a muretti in pietra ricavati direttamente dalla roccia.

Per rendervi l’idea , il Cavo assomiglia moltissimo allo Shalimar di Senigallia, storico club dove si svolse una edizione dell’Exoogroove, l’evento ed il “fuoriorario” più importante deglianni Novanta. In effetti, il Cavo Paradiso è esempio di “perfect club” per andare in afterhour!….immaginate dunque il sole che spunta dall’ Egeo alle 05.35 am e più o meno 800 persone che ballano a suon di hard house e techno selezionata da un signore brizzolato dall’aria saggia ed esperta come lo è Satoshie Tomiie ospite della serata.

Unica nota negativa l’età media molto bassa del pubblico. Non supera i 20 anni. E nonostante ciò avrebbe potuto spingere i manager ad orientare il programma musicale su qualcosa di più semplice ed “alla moda” (magari andando su dj electroclash o simili) il livello del sound proposto è di buona qualità. Abbiamo ascoltato e ballato con piacere l’eccellente deep house di Stathis Lazarides , dj greco di ottimo spessore, che prima di cedere il posto a Tomiie ci ha ipnotizzato con atmosfere dark e rarefatte dense di tribalismi e ripartenze improvvise che hanno tenuto ben tirato il ritmo nel dancefloor.

Alle quattro del mattino finalmente il nipponico prende posto in console armato del consueto laptop Mac. Certo oramai non fa più effetto vedere un dj mixare mp3 invece che vinili, ma quando a farlo è uno leggendario come Satoshi Tomiie ti fa veramente male….forse è meglio farsene una ragione? (direi di no..keep the vinyl for ever).

Dalla scatola magica con la mela illuminata, se la mano è quella giusta ed è questo il nostro caso, esce fuori comunque esperienza e qualità. Satoshie parte lento ma progressivamente ed esponenzialmente intesifica le battute con un Cavo Paradiso traboccante di corpi e pronto a proseguire per arrivare fino alla fine, dove la luna di dissolve facendo posto al sole di Mykonos. Siamo in totale fuoriorario.

Francesco Carella

fonte:www.electronique.it

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