Red Zone sabato 17 Gennaio 09



Luca Pechino
Entra nella scena dei Clubs in una fredda notte del 1992 all'Insomnia Discoacropoli d'Italia. Vive numerose esperienze procurandosi contatti che lo fanno avvicinare alla parte artistica e musicale del settore. Convinto che un bravo Pr deve anche imporsi ed emergere durante una serata e non rimanere dietro le quinte, si costruisce passo dopo passo la professione di vocalist, da lui interpretata come anello di congiunzione tra la musica ed il pubblico.

Tecnico, grintoso, tenace nel crearsi una propia immagine artistica. Personaggio difficile da definire esibizionista, attento nel rispettare il suo ruolo, unisce la sua voce alla TechnoMusic, impostando un viaggio coerente alla filosofia della musica elettronica. Dal 1993/94 diviene Vocalist residente della Domenica targata Insomnia e, insieme ai colleghi Franchino e Zicky, voce del sabato Notte. Da quel momento inizia un susseguirsi di successi professionali che lo portano in numerosi locali di tutta italia fino alla collaborazione con la Metempsicosi e all' ideazione e coordinazione dello Staff Pko Relation, il quale contribuisce alla realizzazione degli eventi Insomnia.

Il 9 Settembre 2000: la svolta. Diventa la voce ufficiale dell' Insomnia Discoacropoli d' Italia, ed organizzatore della sala Patchwork Place (dancefloor techno) della suddetta discoteca, nel nuovo progetto "A New Era" per la stagione invernale 2000/01. Nella stagione 2001/02 grazie all'ottimo lavoro svolto nella stagione precedente conferma la sua presenza all' Insomnia consacrandosi come pilastro della nuova struttura. Celebre la "one night" Zaplanet Party dove insieme a Francesco Zappala' si esibisce per 5 ore creando un punto di riferimento per migliaia di giovani provenienti da tutta Italia.

Legatissimo ai dj Paolo Kighine e Thomas T, con loro ha deciso di esordire anche in campo discografico con "Orient Express" su Minimali:Stik Record. E'un successo. Il disco arriva nelle prime 20 posizioni della classifica di riferimento Italiana (Vitamina H Radio Italia Network) ed e' ai primi posti in ogni classifica del settore. La nuova stagione lo vede sempre protagonista all'Insomnia con un progetto molto ambizioso "Electronic Invasion": rendere l'Insomnia il club Techno per eccellenza in Italia e proiettare la sua immagine su scala europea. Da Settembre 2003 Luca Pechino entra a far parte del Team Metempsicosi al fianco di Mario Piu'/ Ricky LeRoy / Joy Kitikonti / Sandro Vibot / Franchino e Zicky ritrovando anche la collaborazione con l'amico Leonardo.

Il nuovo progetto lo vede ospite con cadenza mensile al Jaiss di Empoli (dove si svolge il primo Pko Forum Meeting) e bimensile al Matrix di Brescia, al Satoshy Superclub di Padova ed a molti altri Clubs di tutta Italia. Settembre 2004: una svolta sia artistica che di location. Luca si avvicina al movimento house/elettronico che lo vede anche protagonista di varie "one night" come: il Privilege Attitude Club in compagnia di Federica Baby Doll (Titilla-Cocorico') e Dino Angioletti; l'evento Communication con Carl Cox, Monica Kruse, Sven Vath, Marco Bailey, Michael De Hey, Misstress Barbara, Mauro Picotto e Chris Liebing, e tante altre cose ancora. Un evoluzione nello stile, nel modo di sposare le sue performance alla nuova tendenza musicale del momento, ancora piu' adatta al suo modo di lavorare ma sopratutto di pensare.

Nella stagione 04/05 arriva l'Alias..l'esclusivo ElectroClub a Firenze ed il nuovo Venerdì House NonChalance, l'unico Club all'interno di un teatro. L'estate 2005 lo vede ospite al Cocoricò di Riccione, Luca è uno degli unici tre Mcs ad aver messo piede nella leggendaria Piramide. Primo Mc inoltre ad essere ospite al Fever (Versilia) al fianco di Steve Bug. Dall'ottobre 2005 nasce Dress Code: una nuova concezione di club elettronico. Le novità del 2006 sono molte. Per la prima volta un Mc sale sulla consolle del Frau (Versilia), considerato il miglior venerdì house in Toscana; Luca infatti è ospite regolare al fianco di Stefano Noferini, Martin Landsky, Troy Pierce (Minus),Emanuele Inglese e Paco Osuna inaugurando il nuovo party "I Love Minimalize".

Inizia la collaborazione con il maestoso Auditorium Essenza a Siena ed il Tour nazionale del festival Mediterranea. Continuano con successo gli appuntamenti al Tnt (Venezia), Matrix (Brescia), AreaMito (Sardegna), Ultimo Impero (Torino), Meccanò (Firenze), Yab (Firenze), Tartana (Livorno), La Canniccia (Versilia), Cdr (Bologna), La Crepa (Modena), Altromondo (Cuneo), I Love Saturday (Alessandria) ed in molti altri Top Club della penisola. Nel Maggio 2006 Luca Pechino si presenta nei negozi di dischi con la nuova uscita, in collaborazione di Omar J. e Romano Alfieri; il disco dal titolo "Existing in the System" è su etichetta Metempsicosi Music Vol.4. L'estate 2006 vede Luca nuovamente ospite regolare del Cocoricò e resident al nuovissimo ed eccentrico progetto Vacaloca, il blasonato Venerdì in Versilia.

E'protagonista, insieme a Francesco Farfa, dell'evento annuale Fuck the Labels! Nell'inverno 2007 oltre ad essere cerimoniere e testimonial all'evento United for Emergency con Francesco Farfa, Emanuele Inglese, Paolo Martini, Luca Agnelli, Luca Bacchetti, Gabry Fasano, Marco Solforetti, Mario Più e Ricky le Roy presso il Tenax di Firenze crea 2 nuove situazioni: il Circus a Lucca ed il Minimal Motel a Pisa...diventati in poco tempo due poli di attrazione per migliaia di giovani. Nasce inoltre Electronic Experiece, la trasmissione radiofonica in diretta straming su PuntoRadio ideata da Luca e gestita dal suo Staff. Nell'Ottobre progetta insieme all'inseparabile Leonardo Oxygen, appuntamento mensile a Livorno in collaborazione con Cocoon e Minus; inoltre nasce Re:Flex NuClub..sviluppato nella stessa Location che ospitava la mitica Insomnia Discoacropoli d'Italia.

Tutto questo continuando con il suo inarrestabile Tour a far tappa in numerosi Clubs di tutta Italia.

Il resto è…attualità

www.lucapechino.it

Pasta Boys
Accomunati da una grande passione per la musica house, ma soprattutto dal desiderio di utilizzare la pista ballo come luogo di sperimentazione sonora (oltre che di intrattenimento), lavorano insieme dal 1995, muovendosi con disinvoltura, tra citazioni che arrivano dalla disco più classica, sino a lambire il soul, il blues ed il latin jazz. Per loro, insomma, la ‘club culture’ deve riscoprire (e valorizzare) l’essenza veramente ‘black’ della house, avvicinarsi alle radici di questa musica, che sono quelle strettamente connesse con il suono afro americano.

Il jazz ed il soul come esperienza ‘spirituale’, insomma, caratterizza la ‘scrittura’ dei loro dj set e delle loro produzioni, che riescono ad attraversare i linguaggio più vivaci della musica elettronica contemporanea. E’ come se i Pasta Boys offrissero all’ascoltatore la possibilità, irripetibile, di compiere un ‘viaggio nel suono’, che dai suoni sentimentali e rarefatti della house delle origini (Chicago naturalmente), spazia sino a raggiungere il versante minimale della techno (Detroit, ma anche tutta la scena teutonica), la passione della melodia conciliata allo spunto elettronico e tecnologico.

Tutto questa ricchezza sonora, questo esuberante desiderio di ‘azzeramento’ dei confini, sempre più labili, tra gli stili, é la ‘cifra’ che caratterizza anche i loro lavori discografici. L’album ‘Daylight in the Invisible World’ - uscito su Irma Records qualche anno fa - é il frutto di un ‘work in progress’ che ha riversato, nel loro studio di Bologna, esperienze, amori e citazioni assimilate in anni di dj style. Con la collaborazione fattiva di Osunlade (che li ha voluti sulla sua etichetta Yoruba) e della cantante Wunmi, il disco é un racconto, in presa diretta, del versante autenticamente ‘black’ della club culture. Al cd i Pasta Boys sono arrivato dopo una intensa attività produttiva e innumerevoli remix realizzati in collaborazione con i più prestigiosi nomi della scena planetaria. Basterebbe citare il rework di ‘I Love to Love’ di Jody Watley con Roy Ayers, uscito per la prestigiosa Maw Records, o i tanti lavori su Strictly Rhythm ed Nrk o il super successo ‘Soul Heaven, realizzato insieme a Bini&Martini, con il nome di The Goodfellas.

Oppure, giusto per arrivare ai giorni nostri, i remix per Stylophonic, Terry Brooks e il pezzo Joga Bola per la campagna Nike, l’inserimento di due loro tracce nel mix del Fabric da parte di un maestro assoluto come Carl Craig (che già da tempi non sospetti si è innamorato di questo terzetto italiano) o il recente ep Tribute che ha ricevuto moltissimi passaggi radiofonici ed è stato portato in trionfo su Bbc1 da un guru come Pete Tong.

Se il versante discografico li vede occupatissimi – anche per i restyling alla loro label Manocalda – il lato del clubbing non è da meno: oltre alle storiche residenze al Kinki di Bologna e alle Folies De Pigalle (entrambe, per oltre 10 anni!), i Pasta Boys continuano a sedurre con la loro personalissima miscela sonora le più importanti situazioni italiane,dal Mazoom al Fluid, passando per Area City, Red Zone, Kama Kama, Nafoura, Guendalina e tante altre. E’ un periodo talmente importante per il terzetto che anche GQ ha deciso di tributargli un servizio fotografico – realizzato da Fabrizio Ferri – insieme ai più importanti produttori e dj italiani. I Pasta Boys sono entrati nel gotha ed anche dall’estero la cosa è risaputa: ormai le date internazionali, sia come trio che singolarmente, sono all’ordine del giorno e quello che era iniziato come un progetto prettamente italiano, sta sempre più assumendo i contorni di un vero fenomeno mondiale.

Al Red Zone si esibiranno tutti e 3 assieme

www.pastaboys.com

c/o donna 10€,scadenza h 1:30
tavoli 20€
info liste e tavoli Andrea 3333716363
email e msn:andreapantani@soundzculture.it
www.myspace.com/andreacdc

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