Viaggio in Brasile parte 2: Campinas e San Paolo, alla scoperta delle tradizioni brasiliane

In questa seconda parte del mio viaggio in Brasile sono entrato in contatto con tutto quello che è lo stile di vita brasiliano, incontrandomi ed alloggiando presso i miei parenti che vivono a Campinas, nello Stato di Sao Paulo, che mi hanno accolto calorosamente, facendomi sentire come se fossi a casa mia, e mi hanno fatto scoprire tanti bellissimi posti, gustare tutte le migliori specialità brasiliane ed è stato molto bello rivedere chi già avevo conosciuto in Italia e fare la conoscenza degli altri membri della famiglia, nuovi ed acquisiti.

12 giugno 2015
Arrivo a Campinas e visita della città


La mattina del 12 giugno con volo Azul da Belo Horizonte, sono atterrato all'aeroporto di Campinas: già dall'aereo, guardandola dall'alto, mi accorgo che questa città è una metropoli, infatti poi scoprirò che ha ben 1.100.000 abitanti.
All'aeroporto ad accogliermi c'è subito un mio parente, Rafael, che mi accompagna a casa della sua famiglia per il pranzo, dove faccio conoscenza con tutti.
leite de coco al parque Portugal con Angela e Luciana
Il pomeriggio vado a visitare Campinas, accompagnato da Angela e Luciana, altre mie parenti, madre e sorella di Rafael, che mi mostrano il centro con la cattedrale e i vari quartieri, poi passiamo davanti alle due università cittadine, una statale ed una cattolica, privata, giriamo molto con l'auto, perchè la città è molto grande e dispersiva, non si può dire che sia un posto turistico, ma comunque è stato molto bello conoscere Campinas, perchè ne sentivo parlare da quando ero piccolo, e poi le mie due accompagnatrici mentre giravamo mi hanno raccontato tante cose sulla città e la sua storia, che mi hanno interessato molto.
capibara al parque Portugal di Campinas
Finiamo il giro di Campinas al parque Portugal, un parco ameno, con un grande lago, dove faccio l'incontro con animali e cibi specifici del Brasile, infatti nei prati di questo parco cittadino vivono tranquillamente dei capibara, che sono i roditori di maggiori dimensioni attualmente esistenti al mondo, una specie che vive solo in questa parte del Sudamerica, e mi gusto anche due specialità brasiliane, il latte di cocco, che si beve direttamente dalla noce di cocco, dove viene applicato un foro per la cannuccia, e l'Açai, che è un frutto tipico dell'Amazzonia, commercializzato sia come cibo che come bevanda, e viene usato soprattutto come integratore per il suo alto contenuto nutrizionale e di vitamine, io ho preso la versione mangiabile e devo dire che è molto buono, simile a un dolce gelato.
Per finire in bellezza la serata, si torna a casa per la cena, dove Hermes, il padrone di casa, marito di Angela, ci prepara un bel barbecue, con vari tipi di carne, tanto che sembra di essere in una vera churrascaria brasiliana, dove si mangia e si beve a volontà, in un'atmosfera molto allegra.

13 giugno 2015
Atibaia e Pedra Grande
al club ippico di Campinas con Hermes
Il mio secondo giorno a Campinas inizia con la visita al club ippico di Campinas, di cui i miei parenti sono soci, e che è un luogo molto esteso e multifunzionale con piscine, palestre, laghi, campi per tutti gli sport.
Poi mi accompagnano ad Atibaia, un paese ad 80 km da Campinas, dove sono rimasto fino alla mattina seguente in compagnia di Henrique, fratello di Angela, che non rivedevo da ben 18 anni, cioè dal 1997, data del suo viaggio in Italia, durante il quale si trattenne qualche giorno a Città di Castello.
Dopo un ottimo pranzo a base di pesce, cucinato secondo una ricetta bahiana dalla sua compagna, che è originaria di Salvador di Bahia, mi gusto anche un frutto molto comune in Brasile, la carambola, che non avevo mai assaggiato, e mi è piaciuta molto, ha un sapore simile all'albicocca.
Tramonto su Atibaia vista da Pedra Grande
Nel pomeriggio ci rechiamo a Pedra Grande, una montagna molto alta, dalla cima della quale, circondati da un paesaggio lunare, si può apprezzare un panorama di Atibaia e dintorni che è veramente da mozzare il fiato, soprattutto con i colori del .tramonto.
In serata si fa una bella cena in un ristorante italiano vicino Bragança Paulista, e, visto che è sabato, anche un salto in un locale nelle vicinanze, dove il dj suona musica brasiliana e scopro che quasi tutti quelli con cui parliamo hanno antenati italiani, segno che in questa zona l'immigrazione italiana è stata molto forte. 



14 giugno 2015
Partita di calcio del Brasileirao e feijoada

allo stadio con Henrique,Angela e Rafael
Il 14 giugno è domenica e, accompagnato da Henrique, torno a Campinas, dove alle h 11 del mattino, andiamo allo stadio Moises Lucarelli Majestoso, dove ci aspettano gli altri membri della famiglia per vedere il match del campionato di serie A brasiliano fra la squadra locale, Ponte Preta, contro Goias, un orario un pò insolito, ma comunque lo stadio è piuttosto pieno, la partita è combattuta e finisce 0-0.
Quindi si va a casa di Angela ed Hermes a Campinas, dove il pranzo della domenica, con tutti i parenti, sarà a base di feijoada, un piatto tipico brasiliano, traducibile in italiano con fagiolata, infatti è  composto da fagioli e carne di maiale, varie spezie ed accompagnato da riso e verdure, un mix di gusti che ho apprezzato molto e che costituisce un pasto completo.
pranzo a base di feijoada
Mi hanno raccontato anche la storia di questo piatto: è nato molti anni fa quando in Brasile il padrone lasciava i pezzi peggiori del maiale( orecchia, coda, piede, frattaglie) agli schiavi, i quali hanno creato questo piatto mescolando questi pezzi con i fagioli. 







15 giugno 2015
San Paolo, la metropoli

Mercado Municipal di San Paolo
Campinas si trova a soli 100 km da San Paolo, e quindi era d'obbligo fare una visita anche a questa metropoli, una delle più grandi al mondo con i suoi 20 milioni di abitanti,
Parto in macchina, accompagnato da Rafael, che si dimostrerà un perfetto conoscitore della città, visto che ha anche abitato a San Paolo per qualche anno  per motivi di studio.
Purtroppo incappiamo nella prima giornata piovosa del mio viaggio, ma comunque, armati di ombrelli, riusciremo a vedere ugualmente tutto quello che c'è di più interessante.
La nostra visita comincia dal  Mercado Municipal, fornitissimo e coloratissimo, dove ci gustiamo ad un banco un'ottima specialità con il bacalhau, cioè il baccalà.
Quindi ci dirigiamo verso il centro, dove svettano i grattacieli, soprattutto sede di banche, dato il ruolo di capitale finanziaria del paese, che ha San Paolo; qua e là c'è anche qualche chiesa, tra cui molto bella è la cattedrale con la piazza antistante ornata di palme.
Rafael ed io in cima all'Edificio Martinelli
Tra le tante svettanti costruzioni moderne, mi ha colpito molto l'edificio Copan, progettato da Oscar Niemeyer, costruzione altissima con una facciata  sinuosa, che sembra una bandiera che sventola, in totale ci saranno più di 1000 appartamenti, ed al piano terra, che abbiamo visitato, c'è una specie di centro commerciale, con ristoranti, bar, negozi, parrucchiere, supermercato: in pratica una città nella città.
 A causa del maltempo, molti degli edifici su cui si può salire per vedere il panorama tenevano chiuso il terrazzo, ma alla fine, grazie alla disponibilità di un addetto. siamo riusciti a salire  sul terrazzo panoramico dell'Edificio Martinelli, costruito da un italiano emigrato: la vista di San Paolo dall'alto ti dà una sensazione di immensità, con una distesa di edifici di cui non si vede la fine, ovunque tu guardi.
street art al Parque Ibirapuera
Altro aspetto che mi è piaciuto molto di San Paolo è la street art, con murales bellissimi e coloratissimi disegnati sui muri che affiancano le strade principali  e che circondano i parchi, come il Parque Ibirapuera, che abbiamo visitato: un'idea azzeccatissima, incoraggiata anche dalla municipalità di San Paolo, come mi ha detto Rafael, per abbellire un pò la distesa grigia di cemento, che caratterizza buona parte di questa metropoli.
Infine, dopo qualche giretto in macchina, durante i quali abbiamo visto anche lo storico stadio di calcio Pacaembù ed il modernissimo nuovo stadio del Palmeiras, Allianz Arena, inaugurato da poco più di un anno, ci si immerge nel traffico bestiale delle ore 18 di San Paolo: dopo qualche ora si torna a Campinas, dove una bella cena al ristorante Rosario, per festeggiare il compleanno di Angela, conclude questa mia indimenticabile esperienza nello Stato di San Paolo.

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